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Scopri i 46 ristoranti dei TheFork Awards 2022

12/10/2022
5 minuti

Stiamo entrando nel vivo dei TheFork Awards 2022: la giuria dei Top Chef coinvolti da TheFork e Identità Golose ha individuato 46 nuove aperture e nuove gestioni del periodo ottobre 2021-agosto 2022 distribuite in tutta Italia con ben 15 regioni rappresentate su 20. Di tutti questi ristoranti, concentrati soprattutto in Lombardia ed Emilia-Romagna, dieci saranno premiati durante la serata di chiusura che si terrà il prossimo 25 ottobre, quelli più votati proprio dagli utenti di TheFork: scopriamo insieme i candidati

Abruzzo, Basilicata e Campania

In rigoroso ordine alfabetico partiamo dall'Abruzzo, dove la chef Caterina Ceraudo ha proposto il Futura Ristorante di Chieti per via della sua cucina semplice, genuina e di territorio. Due invece le proposte che vengono dalla Basilicata, entrambe da Matera: La Gattabuia selezionata da Domingo Schingaro per la sua proposta di cibo prettamente locale in maniera allegra e informale nei locali dell’antico carcere materano, e Mezzamaro selezionato da Vitantonio Lombardo per il cuore, la passione e la professionalità che si respirano in questo ambiente elegante ma informale.

Ben quattro le selezioni dalla Campania: Alfonso Caputo ha individuato il Bistrot Quartuccio di Castellamare di Stabia per la cucina nostrana unita ad atmosfere parigine; Salvatore Bianco invece ha scelto l'MM Lounge Restaurant di Torre del Greco per il prezioso recupero di uno dei ristoranti di pesce che hanno fatto la storia di questa città; Ernesto Iaccarino ha optato per Oltremare a Maiori (foto sopra), che esplora con intelligenza l’orto e il mare di un territorio fortunato; e infine Rocco De Santis punta su Volta del Fuenti by Michele De Blasio a Vietri sul Mare, in cui tecnica e bellezza si fondono in maniera eccelsa. 

Emilia-Romagna

Saliamo in Emilia-Romagna, dove c'è solo l'imbarazzo della scelta: a Modena Ad Maiora è stato proposta da Isa Mazzocchi per la sua cucina fine dining che strizza l’occhio al mondo; a Ferrara Brododigò (foto sotto) è stato scelto da Karime Lopez per le sue ricette di pesce locali rivisitate in chiave contemporanea con tecniche innovative; a Piacenza, sostenuto da Alfio Ghezzi, IO in in cui la cucina di Luigi Taglienti è chiave di volta insieme a importanti contenuti artistici e culturali; fanno il tifo per la Locanda del Falco di Gazzola gli  chef Richard Abou Zaki e Pierpaolo Ferracuti per la sua filosofia culinaria che sublima il vegetale; poi Davide Oldani ha scelto Locanda Sensi di Rivergaro che brace, territorio, sapori forti come punti di forza, mentre Luca Marchini sta con l'Osteria del Viandante di Rubiera, per la reinterpretazione personale della cucina parmigiana con molta base vegetale. 

Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Liguria

Ancora più a Nord, in Friuli-Venezia Giulia, lo chef Riccardo Gaspari consiglia l'Osteria al Castello di Buttrio, che punta tutto sul progetto interessante di due ragazzi molto giovani. Torniamo più giù in Lazio dove Francesco Apreda propone, a Roma, Pulejo per la sua cucina innovativa e pulita, elegante e ben ancorata alla classicità degli ingredienti. E ancora su in Liguria, più precisamente a Ventimiglia, dove Balzi Rossi è sostenuto da Valentino Cassanelli per come rappresenta il territorio con rispetto, conoscenza e cultura in una cucina di spessore.

Lombardia

Grande rappresentanza invece le nuove aperture e gestioni della Lombardia: gli chef Alessandro Dal Degan, Gianluca Gorini, Mauro Buffo e Carlo Cracco sostengono Contrada Bricconi di Oltressenda Alta; Andrea Berton opta per Corner 58 by Roberto Conti a Milano, dove si trovano anche Mitù scelto da Annie Féolde e Riccardo Monco e Modus - La pizza secondo Paolo De Simone sostenuto da Viviana Varese. Sempre a Milano ci sono Motelombroso, scelto da Claudio Sadler, Pellico 3 al Park Hyatt da Enrico e Roberto Cerea e Massimo Bottura, Ristorante Andrea Aprea (foto in alto) da Valeria Piccini e Niko Romito e Ronin Robata, da Daniele Usai e Cristina Bowerman. Ci spostiamo a Gardone Riviera per incontrare Il Fagiano del Grand Hotel Fasano, opzionato da Matteo Metullio e Davide De Pra, a Lomazzo per la Trattoria Contemporanea scelta da Errico Recanati e infine a Brescia per Vivace che ha ottenuto i favori di Philippe Léveillé.

Marche e Piemonte

A portare alta la bandiera delle Marche ci pensa Casa Bertini (foto sopra), selezionata da Davide Palluda per la capacità di leggere la tradizione e mescolarla con la tecnica senza nostalgia. In Piemonte, invece, Matteo Baronetto ha scelto Azotea di Torino, cocktail bar con tapas di cucina nikkei; Alessandro Negrini e Fabio Pisani optano per Fàula del Casa di Langa a Cerreto Langhe per il connubio tra accoglienza, eleganza, servizio, buon cibo; e Antonio Guida tifa invece per La Gallina del Villa Sparina a Gavi, per come l'interpretazione di un territorio di grande fascino mette in mostra una creatività intelligente e misurata.

Puglia, Sicilia, Sardegna e Toscana

Spostiamoci in Puglia dove Isabella Potì ha scelto Ognissanti di Trani, per la sua rilettura del fine dining in stile pugliese. In Sardegna, invece, Salvatore Camedda ha individuato il Liberty di Sassari, dove si punta su puntando su griglia, condivisione e tapas in stile sardo. Due gli indirizzi siciliani: a Palermo Pino Cuttaia ha selezionato il Charleston di Palermo per l'umiltà e la preparazione del giovane chef, mentre Martina Caruso a Cefalù segnala Le Calette, dove dominano conoscenza, tecnica e rispetto per l'ingrediente.

Diverse le proposte dalla Toscana: Moreno Cedroni propone Chic Nonna di Vito Mollica (foto sotto) e Gianfranco Pascucci Mimesi al Dimora Palanca, entrambi a Firenze, rispettivamente per il mix di talento e bontà d'animo e per il connubio di innovazione e memoria; a Chiusdino, invece, Gaetano Trovato segnala Saporium del Borgo Santo Pietro con tutte le carte in regola per diffondere qualità e gusto.

Trentino-Alto Adige, Umbria e Veneto

Si difende molto bene il Trentino-Alto Adige: Antonio Ziantoni ha proposto il ConTanima del Parkhotel Laurin di Bolzano, Antonio Biafroa La Stüa de Michil dell'Hotel La Perla a Corvara; Stephan Zippl il Pirbamer ad Auna di Sotto; Alessandro Gilmozzi il Ristorante AO dell'Hotel Haller a Bressanone. Una parola per ciascuno? Sperimentazione, unione di opposti, anima e sincerità.

Le tappe consigliate in Umbria vengono da Maicol Izzo che sostiene l'Alma Errante di Trevi, con una cucina di tecnica e prodotto locale, e da Francesco e Salvatore Sodano, Anthony Genovese e Mauro Uliassi che insieme propongono Une a Foligno, per l'interessante celebrazione dei piatti umbri. Infine dal Veneto, e più precisamente da Venezia, viene la proposta di Chiara Pavan e Antonia Klugmann, ovvero il Dama, con una cucina istintiva applicata alla tradizione lagunare; a Treviso Giancarlo Perbellini tifa invece per Pierre Trattoria Sartoriale, che si distingue per precisione, modernità e pulizia della sua cucina.

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