La Santeria, il “mare” del Pigneto
Curiosità

La Santeria, il “mare” del Pigneto

25/05/2021
2 minuti

Articolo di Luca Sessa - La caratteristica forse più suggestiva del Pigneto è il suo essere ancora un quartiere, nell’accezione più piena del termine, che sottintende una zona vissuta dai residenti, viva, in fermento. Tale energia è riscontrabile soprattutto dal punto di vista gastronomico e ristorativo, grazie a numerose insegne degne di nota ed alle continue nuove aperture. Uno dei riferimenti è sicuramente La Santeria di Mare, locale ‘gemello’ della prima sede ma con una naturale vocazione al pescato ed alle sue meraviglie.

Un luogo affascinante quello ideato e strutturato da Gioia Di Paolo, suggestivo, grazie a scelte di design originali e romantico, un insieme di oggetti vintage o di recupero, uno spazio bello e rilassante anche grazie al giardino esterno. I tavolini con la semplice mise en place, un bellissimo bancone, le luci studiate per creare una atmosfera intima.

Il fermento del quartiere si riflette su una proposta gastronomica in continua evoluzione, e che accanto ad alcuni grandi classici quali la Frittura di paranza e il Polpo alla Luciana, affianca ora interessanti novità. In primis i Dumpling del Dumpling Bar con la loro armonia di gusto, e poi l’introduzione di piatti di carne, preparati però seguendo la storica filosofia del locale: come avviene con il pescato, anche in questo caso si cercherà di rispettare gli equilibri relativi alla sostenibilità della caccia. Spazio quindi a cacciagione, selvaggina e animali di fattoria, partendo con le Fettuccine al ragù di agnello, pecorino e pioppini, il Raviolo di coda, salsa di pomodoro al sedano, spuma di parmigiano di Mauro Secondi. Ed ancora l’anatra con il suo fondo ridotto, salsa di albicocche e cicoria selvatica e l’intrigante collaborazione con Roberto Liberati, storico riferimento per la carne nella capitale, per lavorare con cervo, cinghiale, quaglie, piccione, lepre e tanto altro, sempre seguendo il rispetto, l’equilibrio e la sostenibilità di “Caccia e Pesca”.

A proposito di Luca Sessa

Napoletano di nascita, romano d’adozione. Fino a poco tempo fa statistico di giorno, blogger e chef di notte, ora si dedica solo al food. Giornalista pubblicista, fondatore di Radio Food, gestisce il blog www.lucasessa.com, una vetrina dei suoi esperimenti quotidiani, un luogo nel quale scrivere, raccontare, confrontarsi.

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