Depurarsi per l'estate con le alghe kombu e dulse
L'estate è nel suo pieno e con il caldo cresce anche la necessità di stare bene con sé stessi: che si tratti della prova costume o più semplicemente di un'esigenza personale di ritrovare un equilibro fisico e anche mentale, molti tentano diversi rimedi per mettersi in forma e depurarsi. Cosa di meglio per fare ciò se non dei rimedi perfettamente naturali e magari anche un po' insoliti? Una risposta alle nostre necessità viene inaspettatamente dalle alghe, elemento spesso trascurato eppure fondamentale nella cucina e nella medicina di tutto il mondo da secoli. Scopriamo due varietà, la kombu e la dulse, che possono essere un vero e proprio toccasana:
L'alga kombu
L'alga kombu è un prezioso ingrediente della cucina giapponese: è appunto un'alga (più precisamente delle classi Saccharina japonica e Laminaria digitata) che, essiccata, è utilizzata in svariati piatti per insaporire o addolcire in modo del tutto naturale, ma è anche usata come una verdura qualsiasi. La si impiega anche per ammorbidire altri cibi anche se il suo uso più frequente è sciolta nell'acqua calda per ottenere la base per zuppe, brodi e pasta (la si usa in particolare assieme al katsuobushi, le scagliette di tonno essiccato, con cui si crea il dashi). Questo vegetale è particolarmente ricco di potassio e fosforo, ed è quindi particolarmente indicata per rafforzare il sistema immunitario, per favorire la circolazione del sangue e anche il drenaggio dei liquidi. Aiuta i processi di depurazione e rende gli altri piatti più digeribili; l'alga kombu è inoltre ricca di iodio e di vitamine, ottima alleata dunque per stimolare il metabolismo, bruciare le calorie e ridurre il colesterolo.
L'alga dulse
L'alga dulse, invece, è un'alga rossa della famiglia delle Palmariaceae (più precisamente è chiamata Palmaria palmata). Questo è il suo nome occidentale, anche se in Giappone è nota come darasu. Il suo impiego anche in ambito alimentare è noto da parecchi secoli anche da parte delle popolazioni dell'Europa settentrionale, utilizzata dai guerrieri celti, dai monaci irlandesi come cibo per i poveri ma anche dai marinai inglesi per combattere lo scorbuto (era masticata in questo caso tipo tabacco). Il suo gusto leggermente piccante la rende perfetta per zuppe e condimenti saporiti e si sposa in particolar modo con cipolle, avena, cereali. La composizione dei suoi nutrienti, fra cui troviamo vitamina C, lisina, ferro, potassio, magnesio, fosforo e iodio la rende ottima contro lo stress ma anche con digestivo; inoltre il suo contributo si rivela fondamentale come integratore di sali minerali, perfetta anche per regolare il metabolismo.
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