Barbie fa 60 anni, una bambola per Rosanna Marziale
Il 9 marzo 1959 l'imprenditrice americana Ruth Handler presentava al mondo una bambola destinata a cambiare le sorti dei giocattoli: Barbie era il primo prototipo di bambola pensato per essere più verosimigliante. Fin da subito fu un grande successo, grazie ai suoi abiti, ai suoi accessori e anche alle tante varianti che permettevano a questa tipica ragazza californiana di plastica di incarnare tantissime professioni diverse. Sono più di 200 le carriere intraprese dalla nostra Barbara Millicent Roberts (questo il suo vero nome) e di recente se n'è aggiunta un'altra.
Da anni, infatti, la bambola più famosa al mondo - che spesso è stata oggetto di critiche per i suoi standard inarrivabili - ha deciso di coltivare il potenziale inarrestabile delle bambine, cercando di convincerle di poter raggiungere tutti i risultati che possono immaginare al pari dei maschi. Nel progetto chiamato Dream Gap Project (voluto per chiudere il divario fra i due sessi), questo passa anche attraverso la proposizione di modelli femminili forti e di successo che, nella storia e nel presente, hanno fatto o cambiato la storia: ecco dunque bambole a foggia di Frida Kahlo oppure altre che hanno le fattezze dell'astronauta italiana Samantha Cristoforetti.
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In occasione del 60simo anniversario Mattel (l'azienda di giocattoli che la produce) ha deciso di aggiungere un'altra figura alle sue cosiddette Sheroes, le donne appunto che devono essere ispirazione per una nuova generazione di ragazzine senza limiti. La nuova Barbie è stata dedicata dunque a Rosanna Marziale, la chef del ristorante Le Colonne di Caserta che nel 2013 è stata insignita anche di una stella Michelin. Lei è una delle chef donna che stanno rivoluzionando il mondo della ristorazione d'alto livello, reinterpretando la tradizione campana con tocchi di contemporaneità innovativa, sempre però ricorrendo ai prodotti d'eccezione della sua terra.
Eccezionale è anche l'esempio che la chef vuole dare alle bambine anche grazie a questa bambola, l'idea cioè di seguire sempre la passione che batte nel cuore, nonostante tutte le difficoltà e le ostilità di mondi magari considerati a prevalenza maschili. Ma non c'è nulla che una donna non possa raggiungere.